AeD: Aprile - Maggio - Giugno 2014 - page 11

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VERSO IL
X CONGRESSO NAZIONALE DELL’ANP
AUTONOMIA
&
DIRIGENZA N. 4-5-6/2014
dono anni prima di essere emanati, infine una giungla di adempimenti
tale da paralizzare ogni atto di libertà. Per ironia della sorte, questa
deriva avviene all’insegna della “semplificazione”: ed il risultato fina-
le ci rende sempre più prigionieri di un passato che non passa, ma che
ci preclude il futuro.
Il messaggio implicito che questa situazione manda ai dirigenti è alla
fine questo: attenti a non muovervi, a non assumere decisioni, a non
prendere iniziative. Limitatevi a gestire il quotidiano senza fantasia e
senza cambiamento. Soprattutto, non scontratevi mai con nessuno, per
nessuna ragione. E quanto alla vostra missione centrale, quella di edu-
care ed istruire i giovani, lasciate perdere: su quello non rischiate nulla.
Concentratevi sull’esistente e non vi muovete da lì.
La scuola è una priorità di tutti
L’
elenco delle difficoltà non può essere fine a se stesso, né tanto
meno assumere la funzione di alibi per non fare. Esso deve ser-
vire come spinta per individuare le azioni di contrasto possibi-
li ed idonee al superamento della situazione di stallo. Per far questo,
occorre ripartire da quello che è il dover essere della scuola, liberando-
la dalle sovrastrutture che le sono state costruite intorno in questi anni.
La scuola esiste per preparare il domani del paese. Per realizzare
questa missione, essa ha il dovere di indurre nei giovani lo sviluppo di
conoscenze e competenze adeguate a sostenerne il futuro lavorativo;
ma deve anche trasmettere loro un sistema di valori collettivi che costi-
tuiscono il tessuto connettivo della società futura.
Questo è ciò di cui essa deve essere chiamata a rispondere e su que-
sto l’azione dei suoi operatori deve essere valutata. Tutto il resto è ser-
vente rispetto al fine e non può usurpare il rango di priorità.
Per onorare i propri impegni con la società, la scuola ha bisogno di:
a) condizioni di sistema;
b) risorse;
c) strumenti giuridici.
Le
condizioni di sistema
sono molteplici: ma in realtà, sarebbero
dovute al paese anche indipendentemente dalla condizione della sua scuo-
la. Fra esse, non possiamo non ricordare almeno le principali:
- una dirigenza piena e vera;
- una chiara determinazione degli obiettivi assegnati al sistema di
istruzione;
- una
governance
coerente con tali obiettivi, a tutti i livelli;
- un sistema serio e credibile di misurazione dei risultati raggiunti.
Una
dirigenza piena e vera
richiede a sua volta alcune misure, la
prima delle quali riguarda il reclutamento dei futuri dirigenti. Se si scel-
gono le persone sbagliate, nessuna formazione successiva potrà rime-
diare. Sulla materia, Anp ha già presentato una propria articolata pro-
posta, cui si rimanda senza qui riprenderla nei dettagli. Di essa voglia-
mo almeno ricordare un punto, che è stato già fatto proprio dal legisla-
tore: la gestione del corso-concorso in sede nazionale, affidata alla
Scuola Nazionale di Amministrazione. Un primo passo nella direzione
giusta, che però si tratta di completare, disegnando un percorso coeren-
te con i fini che si vogliono raggiungere.
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