Il NextGen AI Summit, promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) a Napoli (8–13 ottobre 2025), si è configurato come il primo grande summit mondiale volto a inquadrare l’Intelligenza Artificiale (AI) nelle scuole. L'iniziativa, che prosegue il percorso avviato dal summit nazionale di Milano, è parte integrante delle azioni del PNRR Istruzione per l’innovazione didattica e la promozione delle discipline STEM.
L'obiettivo dichiarato del Summit è duplice: portare l'Italia al centro del dibattito internazionale e trasformare la scuola nella "più potente piattaforma di dialogo e di cooperazione", creando un vero e proprio "laboratorio internazionale di cittadinanza digitale". La visione strategica (Persone, Luoghi, Tecnologie, Metodologie) mira a posizionare le scuole come "ecosistemi inclusivi, sostenibili e competitivi", dove l’adozione consapevole dell’AI promuove la personalizzazione e l’innovazione della didattica.
Il Ministro Giuseppe Valditara, intervenuto all'Introduzione del Summit, ha ricordato che l'occasione rappresenta un momento di protagonismo non solo per i giovani (6.000 partecipanti) ma anche per i loro docenti e dirigenti scolastici. Il confronto coinvolge esperti, tecnici, docenti universitari e aziende, chiamati a condividere le buone pratiche.
Il MIM, primo ministero ad aver approvato le linee guida nazionali sull'AI nelle scuole, ha illustrato i risultati della prima sperimentazione lanciata sulla didattica quotidiana in 15 scuole e quattro regioni.
I dati di valutazione comparata, basati su prove comuni e voti finali, evidenziano un "impatto sostanzialmente positivo":
Questi risultati confermano l'efficacia del modello improntato sulla personalizzazione, contribuendo a un "innalzamento uniforme dei livelli di competenza" in aree chiave come italiano, matematica e inglese.
L'intervento del Ministro ha annunciato un ulteriore potenziamento delle politiche di investimento:
Questi investimenti si sommano ad altre risorse significative già stanziate per l'innovazione delle infrastrutture e delle metodologie:
Il Ministro Valditara ha chiarito che l'AI non comporta "soltanto vantaggi" ma anche "rischi" legati all'abuso degli strumenti. È fondamentale non temere l'innovazione, ma essere consapevoli che l'AI "deve sempre affiancarsi all'intelligenza umana". L'obiettivo strategico non è mettere al centro l'AI, ma "mettere al centro l'intelligenza umana".
Valditara ha messo in guardia dal considerare l'AI come una "protesi sostitutiva che rischia di atrofizzare l'arto, e cioè l'intelligenza umana". In questo contesto, la scuola si conferma come "una grande comunità umana" fondata sulle relazioni, dove il ruolo del docente è insostituibile:
"Il ruolo del docente persona fisica in una relazione umana con lo studente messo al centro sarà sempre il perno della nostra scuola, della scuola costituzionale".
L'AI, pertanto, deve essere vista come uno strumento di "arricchimento, un potenziamento, un completamento". La sfida strategica, come delineato negli indirizzi tematici del Summit, è individuare pratiche educative e strumenti di governance che "rafforzino il protagonismo di studenti, docenti e dirigenti scolastici, tutelando libertà, responsabilità e consapevolezza".
Affinché l'AI possa essere uno "straordinario strumento per personalizzare", è imprescindibile che sia "adeguatamente guidata con docenti adeguatamente formati", supportando la co-creazione di approcci didattici che promuovano pensiero critico e creatività.