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27/06/25 15.105 min di lettura

La tecnologia non rimpiazzerà i docenti, ma nelle mani di docenti capaci, può diventare un potente motore di trasformazione

La tecnologia non rimpiazzerà i docenti, ma nelle mani di docenti capaci, può diventare un potente motore di trasformazione
7:00

Nel panorama educativo odierno, il dibattito tra l'innovazione e il ritorno alle "basi" è più vivo che mai. George Couros, un leader nel campo dell'insegnamento, dell'apprendimento e della leadership innovativa, ha riflettuto a lungo su questa questione, spostando la sua prospettiva da un approccio "aut-aut" a una visione in cui innovazione e fondamenti sono complementari e si costruiscono a vicenda.

L'idea che la tecnologia possa e debba essere uno strumento di trasformazione nelle mani dei docenti è centrale in questa visione.

L'Innovazione non dimentica le basi, ma le reinventa

Spesso, quando si parla di "innovazione" e "apprendimento del XXI secolo", si teme che le competenze fondamentali come la letto-scrittura e la capacità di calcolo vengano trascurate. Tuttavia, le fonti indicano che sta accadendo il contrario: l'innovazione esige che gli studenti imparino le basi, ma il modo in cui le insegniamo può essere diverso rispetto al passato.

Come ha riassunto Yong Zhao, "Leggere e scrivere dovrebbero essere il pavimento, non il soffitto".

Le basi sono cruciali, ma non possono essere le uniche cose che insegniamo ai nostri studenti. Un forte enfasi su lettura e scrittura è la base per raggiungere obiettivi più ambiziosi. L'innovazione, in questo contesto, è definita come "un modo di pensare che crea qualcosa di nuovo e migliore", che sia tramite invenzione o miglioramento di ciò che già esiste. Non è un cambiamento fine a sé stesso, né una semplice "parola d'ordine" per apparire attuali. È un modo di considerare concetti, processi e risultati potenziali.

Perché allora a volte ci allontaniamo da ciò che funziona?

Le ragioni possono essere la noia, la ricerca di scorciatoie o il desiderio di farsi un nome. Ma il lavoro di qualità richiede tempo, routine e ripetizione, e molte pratiche del passato sono ancora valide oggi.

Come sostiene Allyson Apsey, "Ogni problema che affrontate nella vostra scuola o organizzazione sarà risolto dalle vostre persone, non da alcun programma".

Ciò che funziona per la nostra comunità dovrebbe essere il nostro focus, indipendentemente dalla sua origine temporale. Dobbiamo sfruttare le lezioni del passato per creare un futuro migliore.

Adattarsi per prosperare: la lezione di Blockbuster e il Ruolo dell'AI

Il mondo è in continua evoluzione, e le scuole devono riconoscere e accogliere questi cambiamenti per preparare i ragazzi al futuro. L'esempio di Blockbuster Video, che ha fallito perché si è concentrato solo su ciò che funzionava in passato senza anticipare il futuro, è una dura lezione: innovare o morire. Come afferma la dottoressa Katie Martin, se il mondo cambia, "la ricerca e le prove diventano irrilevanti se non si considera un nuovo contesto".

Nel contesto attuale, l'Intelligenza Artificiale è pervasiva. Questo ci porta a chiederci se le fondamenta educative del passato rimangano le stesse. Ad esempio, mentre in passato si discuteva della scrittura corsiva, oggi molti faticano a gestire una videochiamata. Non spetta a un singolo individuo decidere quali siano le "basi", ma è cruciale che le scuole si uniscano per avere questa conversazione: cosa dobbiamo mantenere dal passato e come ci prepariamo al futuro?

L'AI come alleato strategico per il docente: strumenti trasformativi

È qui che la tecnologia, e in particolare l'AI, entra in gioco come strumento trasformativo per i docenti. L'obiettivo non è sostituire l'esperienza dell'insegnante, ma amplificarla.

Gli strumenti AI possono aiutare i docenti a svolgere il loro lavoro "meglio, più velocemente, più creativamente e con maggiore dignità per i [loro] studenti". Questo è particolarmente evidente nell'educazione speciale, dove le esigenze sono molto specifiche:

  • MagicSchool: funziona come un "co-insegnante AI" per compiti amministrativi, obiettivi IEP (Piano Educativo Individualizzato) e differenziazione. Consente di creare prompt di scrittura differenziati in pochi minuti, liberando tempo per l'interazione 1:1 con gli studenti.
  • Diffit: trasforma istantaneamente qualsiasi testo in più livelli di lettura, includendo vocabolario e domande, rendendo i contenuti accessibili a classi con livelli misti e promuovendo la partecipazione di tutti gli studenti.
  • Flint: è un chatbot AI specificamente addestrato sui processi IEP, fornendo idee per piani comportamentali, istruzioni scaffolding e suggerimenti per il monitoraggio dei progressi, aiutando i docenti a "parlare" attraverso scenari complessi degli studenti.
  • Quizizz: genera quiz auto-valutati su qualsiasi argomento, supporta immagini, audio e lettura ad alta voce per le accomodazioni, offrendo un modo coinvolgente e auto-ritmato per la valutazione e la raccolta di dati per i rapporti sui progressi IEP

Questi esempi dimostrano come l'AI non sia un fine, ma un mezzo per potenziare le capacità didattiche, ridurre il carico amministrativo e permettere ai docenti di dedicare più tempo all'interazione significativa con gli studenti.

Creare il futuro che vogliamo: un imperativo per la Scuola

L'approccio vincente è concentrarsi sulla creazione del futuro che vogliamo, piuttosto che sui potenziali problemi. Come nell'esperienza di un corridore che supera il dolore concentrandosi sulla gioia e sull'obiettivo finale, anche in educazione, spostare il focus da "cosa non fare" a "cosa è possibile fare" apre nuove opportunità.

Questo approccio ispira e permette agli studenti di assumere un ruolo di leadership nelle loro comunità.

Per Gruppo Spaggiari Parma, in qualità di attore chiave nel settore delle soluzioni educative, questo concetto è di fondamentale importanza.

Potenziando i docenti con strumenti tecnologici intuitivi e pertinenti, Spaggiari può contribuire direttamente a un ambiente educativo in cui le basi sono salde e l'innovazione è un motore di crescita. Fornire piattaforme e risorse che integrino queste soluzioni AI, supportando la formazione e lo sviluppo professionale dei docenti, significa tradurre in pratica la visione di Couros: dotare gli insegnanti della tecnologia che li rende ancora più "grandi".

In conclusione, la conversazione non dovrebbe più essere un conflitto tra "le basi o l'innovazione", ma piuttosto su come le basi si costruiscano su pratiche innovative, dove si riconosce ciò che funziona oggi e si ha la capacità di risolvere i problemi di domani.

L'obiettivo di ogni scuola, e di chi la supporta, dovrebbe essere garantire che tutti gli studenti acquisiscano solide competenze fondamentali e la capacità di affrontare qualsiasi sfida futura.

È per questo che le basi e l'innovazione dovrebbero lavorare insieme, non separatamente.

Quando condividiamo le lezioni del passato e abbracciamo le opportunità di oggi, diamo potere ai nostri studenti per creare un futuro migliore.

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