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17/05/25 19.172 min di lettura

La scuola oltre l'aula: il messaggio di Antonella Di Bartolo a DIDACTA 2025

La scuola oltre l'aula: il messaggio di Antonella Di Bartolo a DIDACTA 2025
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La scuola come motore di cambiamento, che va oltre l’aula, con la comunità educante al centro e i docenti protagonisti orgogliosi del proprio ruolo. Questo il potente messaggio lanciato da Antonella Di Bartolo, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Statale Sperone-Pertini di Palermo, durante il suo intervento nell'ambito della rassegna Fuori Classe, organizzata da Gruppo Spaggiari Parma a DIDACTA 2025. DIDACTA è riconosciuto come l’evento più importante sulla formazione e l’innovazione nel mondo della scuola.

Antonella Di Bartolo, da 12 anni alla guida dell'istituto palermitano, è nota per la sua posizione in prima linea nella lotta contro la dispersione scolastica. Opera in un territorio complesso come i quartieri Brancaccio e Sperone, nella periferia sud-est di Palermo. Ha voluto sottolineare l'importanza e la necessità di ritrovare la fierezza dell’insegnamento e riscoprire il valore sociale e culturale della scuola.

Secondo la dirigente, la scuola non deve esaurirsi nel tempo della lezione, ma deve diventare parte integrante della vita degli studenti e delle loro famiglie. L'educazione non può essere confinata all’orario scolastico o alle mura dell’istituto, ma deve essere un ponte tra scuola, territorio e società. Di Bartolo promuove l'idea che la scuola debba entrare in dialogo con il territorio, essere percepita come una risorsa per il quartiere, moltiplicando attività curricolari ed extrascolastiche e facendo leva sulla motivazione e sul benessere a scuola.

Un punto cruciale evidenziato è il ruolo centrale degli insegnanti e di tutta la comunità educante. I docenti hanno la responsabilità di rendere la scuola un luogo di crescita autentica. È fondamentale riscoprire la bellezza del proprio lavoro per poterla comunicare agli altri. In un contesto sociale ed educativo sempre più complesso, il corpo docente deve tornare a essere motore di cambiamento civile e culturale, riscoprendo la passione e la centralità del proprio ruolo formativo per dare agli studenti gli strumenti necessari ad affrontare il futuro con consapevolezza e determinazione.

L’Istituto Sperone di Palermo, guidato da Di Bartolo, è diventato un esempio di comunità, riuscendo a far scendere la dispersione scolastica da circa il 27% a circa l'1%. Questo risultato dimostra come la scuola possa e debba trasformarsi in un hub educativo capace di accogliere, ispirare e coinvolgere. Una scuola che funziona è un punto di riferimento stabile, in grado di dialogare con famiglie, associazioni e istituzioni, costruendo fiducia e offrendo opportunità concrete di crescita agli studenti. La dirigente ribadisce che la scuola non può essere un’isola separata dalla comunità, ma un ambiente educativo più aperto e connesso con il tessuto sociale, in grado di favorire legami e generare cambiamento.

L'esperienza umana e professionale di Antonella Di Bartolo è raccontata nel libro “Domani c’è scuola”, edito da Gruppo Mondadori. Il libro racchiude l’impegno a favore della legalità e dell’inclusione, oltre alla passione di chi ha trasformato una realtà di frontiera in un simbolo di rinascita per tutta la comunità.

L’intervento della dirigente Di Bartolo ha conferito valore ed empatia al palinsesto di Fuori Classe. Questa rassegna di incontri, promossa da Gruppo Spaggiari Parma, ha l'obiettivo di portare valore nelle scuole anche attraverso la diffusione di testimonianze di grande impatto come la sua.

È possibile rivedere l’intervento completo di Antonella Di Bartolo al seguente link:

La scuola reale, come sottolineato da Di Bartolo, è fatta di perseveranza, un avanzamento faticoso ma necessario, frutto di un lavoro collettivo che genera forza, capacità e slancio, andando oltre le mura scolastiche per abbracciare l’intera comunità.

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